La Rivoluzione plagia i proletari

Alla stima diffusa per ciò che le rivoluzioni rappresentano nell’immaginario collettivo – stima che i cosiddetti intellettuali di sinistra si guardano bene dal demolire, beata ignoranza – si aggiunge la strumentalizzazione dei cafoni (genitivus obiectivus).

Infatti la filosofia vera è immanente al proletariato solo in forma virtuale e confusa, non fosse altro perché esso non può non subire l’inquinamento che il pensiero borghese ed egemone della cultura gli trasmette… Perché questa filosofia possa passare all’atto occorre l’azione di intellettuali che non siano però degli intellettuali comuni… Qui compare l’immagine dei nuovi gnostici. (A Del Noce, Verità e Ragione nalla Storia, BUR, 2007 MI, p 149)

E qui si capisce l’esito della storia recente: – perchè d’improvvismo ogni rivoluzione debba essere applaudita e ambita – perchè d’improvviso c’è spazio solo per intellettuali di sinistra – perchè il popolo continua a essere al centro, ma sta sempre peggio ed è sempre meno autonomo

Perchè noi ci interessiamo anche di complottismi…