Sogno di una notte di… Vaticano3

Me lo girano via mail. Come ho risposto lì, commento qui:

Un incubo.

Il sogno degli gnostici.

Il paradiso – rigorosamente escatologico (= novissimus) – dei santi.

Per prima cosa il nuovo papa decise di traslocare. Eletto dopo un conclave estenuante, in mezzo a mille polemiche e contrasti, e dopo che il regno del suo predecessore era finito tra lotte di potere tanto sotterranee quanto violente all’interno della curia, decise di dire addio al Vaticano. Basta, bisognava dare un segnale. Fosse stato per lui, si sarebbe trasferito ad Assisi, la città del poverello, ma Pietro, dopo tutto, ha conosciuto il martirio a Roma. Dunque il nuovo papa ordinò: “Roma deve restare la città del successore di Pietro, ma niente più Vaticano. Vado a vivere a San Giovanni in Laterano. Lì ho la mia cattedra in quanto vescovo di Roma, e siccome il papa è papa perché vescovo di Roma, e non viceversa, è giusto che abiti in Laterano”…

Ed ecco un buon esempio di cosa successe, succede e succederebbe se si attuassero i sogni utopistici degli eretici.